Abbiamo avuto una lunga e franca riunione all’aperto nel Villaggio turistico di Roma dove alloggiano alcuni nostri Amici ed abbiamo posto loro alcune domande per migliorare il nostro servizio e soprattutto per renderlo più utile ed efficace.
> Ecco, in sintesi, alcune delle principali osservazioni emerse circa il modo di essere dell’Associazione:
• E’ stata evidenziata la ricerca da parte nostra di imbastire un progetto personalizzato (oltre ad alcuni standard di servizi alla persona), andando oltre l’assistenzialismo e mostrando quindi un’attenzione specifica alla persona con una relazione continua, anche chiamando per telefono ripetutamente.
• E’ stato sottolineato che nel nostro servizio siamo più ‘umani’ rispetto ad altre esperienze e che facciamo le cose con il cuore.
• L’Accoglienza ‘totale’ operata (pre-covid) in sede è particolarmente gradita nonostante gli spazi siano un po’ piccoli, ma è tutto molto ‘particolare’, c’è un rapporto umano di tipo ‘familiare’.
> Circa l’esperienza dell’alloggio nel Villaggio è stato sottolineato che:
• è un’esperienza unica e non hanno trovato nulla di simile in giro, perché è particolarmente importante il poter avere un alloggio 24/24h per non dover stare in giro tutto il giorno e poi avere degli orari tassativi di uscita e rientro; in questa maniera se uno lavora può gestire liberamente i propri tempi.
• Nel Villaggio, tuttavia, non è facile vivere con altre persone, specialmente nella stessa casamobile, sarebbe opportuno che ci fossero più regole e fossero fatte rispettare, anche perché non sempre c’è un adeguato rispetto tra le persone che vi alloggiano.
> Abbiamo anche chiesto loro alcuni consigli per migliorare il nostro servizio ed essere più utili ed efficaci:
• I nostri Amici ci chiedono in particolare di cercare maggiori contatti con il mondo della formazione professionale e del lavoro, di offrire dei ‘buoni’ per partecipare a corsi professionali, dare un supporto per piccoli progetti che possano servire per qualche piccolo lavoro in proprio (tipo realizzare qualcosa da vendere, per esempio, a Natale).
• Ci hanno anche consigliato di fare una sorta di test attitudinale in occasione del primo incontro per conoscere meglio le persone e capirne meglio il carattere e la storia.
• Ci è stato anche richiesto un maggiore supporto psicologico individuale e di fare riunioni di gruppo con uno psicologo o comunque con un esperto, tipo quelle di auto-aiuto.
> Infine abbiamo parlato di cosa auspichino per il dopo-esperienza al Villaggio:
• Innanzitutto qualcuno ha evidenziato che prima si sentiva nell’inferno e che considera il Villaggio un ‘purgatorio’ che gli consenta di raggiungere il ‘paradiso’.
• In particolare c’è il desiderio di cercare una forma di indipendenza e libertà che passa per il trovare un lavoro che è dignità, di riuscire in un obiettivo personale, di avere una casa – per quanto piccola – ma da soli.
• E’ stato ribadito che per questi obiettivi l’Associazione deve aiutare per trovare il lavoro, una casa e per avviare la relativa locazione.
Grazie veramente agli Amici che hanno partecipato a questo incontro e che ci hanno dato indicazioni così importanti per il nostro servizio futuro!